Tumore del rene: più della metà delle diagnosi avviene casualmente

6 giugno 2023 – In Italia, nel 2022, sono stati stimati 12.600 nuovi casi di tumore del rene. I sintomi non sono specifici e possono essere sottovalutati o confusi con altre condizioni come la calcolosi renale. “Quando presenti, i segnali più frequenti sono rappresentati dalla presenza di sangue nelle urine, da dolore sordo al fianco o da una massa palpabile nella cavità addominale – spiega Giuseppe Procopio, Direttore dell’Oncologia Medica Genitourinaria e del Programma Prostata dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano -. Oltre la metà delle diagnosi avviene casualmente, come diretta conseguenza dell’impiego, sempre più diffuso, della diagnostica per immagini in pazienti non sospetti in senso oncologico”. E’ quanto ha affermato il professore a margine del Congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO) in corso a Chicago in questi giorni. “In Italia il 71% delle persone colpite dalla malattia è vivo a 5 anni dalla diagnosi – prosegue Procopio -. Questi risultati sono possibili grazie ad un’integrazione di cure farmacologiche, sistemiche o loco regionali”. “Un tempo, i trattamenti nella malattia metastatica erano molto scarsi, oggi abbiamo a disposizione numerosi farmaci attivi che includono terapie mirate e immunoncologiche -. Si tratta di un enorme passo avanti, che ha permesso, in un decennio, di quintuplicare la sopravvivenza a 5 anni nello stadio metastatico, passando da circa il 10% a quasi il 50%. Una quota di questi pazienti resta in remissione completa, cioè in assenza di malattia rilevabile, e può essere considerata libera da malattia. Inoltre, siamo in grado di controllare il carcinoma renale per evitare che vada in progressione dopo il primo trattamento”.
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