Tumore del rene, in Australia risultati da radioterapia alta potenza

Una nuova forma di radioterapia, ad alta potenza e precisamente mirata, ha mostrato risultati senza precedenti in una ricerca in corso in Australia, rendendo possibile un controllo di lungo termine del cancro in pazienti di tumori inoperabili ai reni. Nella sperimentazione condotta dal Peter MacCallum Cancer Centre di Melbourne e riportata sulla rivista Lancet Oncology, è stata sperimentata la radioterapia ablativa stereotattica come trattamento non invasivo per cancro ai reni. Vi hanno partecipato 70 pazienti, con tumori ad alto rischio non indicati per chirurgia, che hanno ricevuto una forma mirata di terapia, che ha permesso loro di ricevere dosi molto più alte della radioterapia convenzionale. Il trattamento si è dimostrato efficace nel fermare le crescite di tumori ai reni, con un con tasso di controllo del 100%. Nessuno dei pazienti ha subito una progressione locale del tumore o è morto di cancro durante il periodo di valutazione. Vi sono stati modesti effetti collaterali e disfunzione delle funzioni renali, con risultati che mostrano una sopravvivenza d’insieme del 99% un anno dopo il trattamento, e dell’82% dopo tre anni. “Il nostro studio ha dimostrato che un trattamento innovativo in ambiente ambulatoriale può conseguire efficacia senza precedenti per pazienti con cancro renale inoperabile”, scrive il professor Siva. “Vi è una necessità non soddisfatta di trattare questo tipo di cancro, e i nostri risultati puntano al potenziale della radioterapia per affrontare questa esigenza”. Il cancro ai reni è la settima diagnosi di tumore diagnosticata più di frequente in Australia. Secondo dati del Cancer Council of Australia, oltre 4600 persone sono state diagnosticate con carco renale nel 2023, con un’età media alla diagnosi di 65 anni.
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