Studio, si amplia il divario tra durata e qualità della vita

28, maggio 2025 – Entro il 2050 la speranza di vita media in Europa aumenterà di 4,5 anni, mentre quella in buona salute solo di 2,6, raggiungendo i 67,4 anni, ampliando così un divario già critico tra durata della vita e qualità della stessa. E’ emerso al primo Longevity Economic Forum ieri a Milano. Al forum sono state presentate una serie di ricerche sviluppate con il National Innovation Centre for Ageing (NICA) del Regno Unito e Fidelity International, tra cui l’UniCredit Longevity Index, che misura quanto 30 paesi nel mondo siano pronti a sostenere una vita più lunga e in salute. Nell’indice l’Italia si colloca al 14/mo posto, con alcune criticità legate a stili di vita sedentari, disuguaglianze territoriali e fragilità psicologica. Solo il 26,7% degli adulti italiani infatti pratica regolarmente attività fisica aerobica (44,3% la media Ue), la speranza di vita sana alla nascita in Italia è di 70,74 anni (quasi un anno in meno rispetto ai Paesi nordici più avanzati) e appena il 29,7% degli italiani tra i 25 e i 64 anni partecipa a programmi di istruzione o formazione continua (46,6% la media europea). Accanto alle ombre però ci sono anche alcune luci. La speranza di vita complessiva resta tra le più alte d’Europa e il 43,1% degli over 65 si dichiara in buona o ottima salute (39,6% la media europea). Tra gli ospiti del Forum, il Premio Nobel Michael Spence secondo davanti a fenomeni come l’allungamento dell’età media “si tratta di ripensare interi settori, strategie di investimento e la società nel suo complesso”. Gli investimenti legati alla longevità, ha aggiunto Robert C. Merton, un altro Premio Nobel presente al Forum,, “dovrebbero includere sistemi economici e sociali più ampi, in grado di permettere agli individui di vivere una vita produttiva e soddisfacente anche negli anni più avanzati”. “Questa iniziativa -ha spiegato Richard Burton, Head of Client Solutions di UniCredit – va oltre la semplice ricerca. Vogliamo promuovere la collaborazione tra istituzioni, imprese e comunità su un tema così cruciale e, come banca e istituzione europea responsabile, siamo orgogliosi di avere un ruolo guida in questo dibattito”.
News
Panoramica privacy
Benessere Urologico

Questo sito utilizza i cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione sul sito. Di questi, i cookies che sono categorizzati come necessari sono memorizzati nel tuo browser come essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito. Usiamo inoltre cookies di terze parti che possono aiutarci ad analizzare e capire capire come usi il sito. Questi cookies saranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Inoltre hai anche dei cookies opzionali. Ma la disattivazione di questi cookies potrebbe avere effetti sulla tua esperienza di navigazione.

Per saperne di più sulla nostra cookie policy clicca qui: Privacy & Cookies Policy

Cookie necessari

I cookies necessari sono necessari per le funzionalità del sito. Questa categoria include solo i cookies per le funzionalità di base e sulla sicurezza del sito. Questi cookies non memorizzano nessun dato personale.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.

Cookie di terze parti

Qualsiasi cookies non necessario alle funzionalità del sito, vengono usati per memorizzare dati personali via analytics, pubblicità e altri.