L’intervento chirurgico unico per incontinenza e disfunzione erettile

14 giugno 2023 – Sono varie le problematiche che si possono verificare a seguito di un intervento di prostatectomia radicale per tumore prostatico. Il dott. Ivano Morra (Direttore della Struttura Complessa di Urologia dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo) ce ne ha data una panoramica: “I problemi principali riscontrati sono l’incontinenza urinaria e il deficit erettile. Esistono ormai diverse soluzioni per affrontare queste complicanze, che volendo possono essere trattate contestualmente. Si può offrire al paziente un impianto di protesi peniena idraulica abbinato ad un impianto di sling sottouretrale per il trattamento dell’incontinenza urinaria da sforzo” – dichiara Morra -. “Nei casi più gravi è consigliato un unico intervento dove, attraverso piccole incisioni chirurgiche, possono essere inseriti sia l’impianto della protesi peniena idraulica per il trattamento del deficit sfinteriale, sia l’impianto dello sfintere artificiale. La protesi peniena resta in posizione flaccida e può essere azionata attraverso una pompetta inserita all’interno dello scroto quando il paziente ha il desiderio di consumare un rapporto sessuale. Per quanto riguarda l’impianto sfinterico, è uno strumento più complesso costituito da una cuffia che va a chiudere l’uretra, impedendo la fuga di urina. Anche questo può essere aperto tramite una pompetta inserita all’interno dello scroto”.  
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