Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è un’inabilità momentanea o permanente di raggiungere e mantenere un’erezione adeguata a portare a termine un rapporto sessuale. In Italia, il 33% della popolazione maschile sopra i 40 anni accusa questo problema, il che significa che oltre 3 milioni e mezzo di uomini presentano un deficit erettivo.
Per ottenere un’erezione soddisfacente è necessaria la combinazione di svariati fattori tra cui una consona quantità di flusso di sangue adeguato a riempire i corpi cavernosi del pene. I nervi che arrivano e partono dal pene devono essere di quantità e sensibilità sufficiente, ed anche i livelli di testosterone devono risultare adeguati all’atto così come la presenza di un impulso sessuale (libido) sufficiente. E’ un fenomeno complesso che coinvolge cervello, ormoni, nervi, muscoli e vasi sanguigni. L’impedimento può essere causato da una qualunque o più tra questi componenti.
I fattori di causa risultano spesso collegati tra loro e possono essere:
- psicologici: stress, preoccupazioni o l’ansia da prestazione
- endocrini: una riduzione del testosterone o un aumento della prolattina
- neurogeni: legati a malattie neurologicamente degenerative che intralciano la coordinazione dei centri nervosi che controllano l’erezione
- vascolari: infarto del miocardio, ictus, ipertensione arteriosa sono tutti problemi che inducono un irrigidimento delle arterie ostacolando l’afflusso di sangue verso il pene
- patologie croniche: diabete, insufficienza renale, epatiti alcoliche
- terapie farmacologiche: psicofarmaci, antiinfiammatori o antipertensivi
- stili di vita: hanno una forte incidenza l’abuso di alcol e di droghe, l’eccesso di fumo e di stanchezza, o più semplicemente motivi naturali come l’invecchiamento
Il corretto approccio per giungere ad una diagnosi consiste in un’anamnesi a cura del medico specialista (andrologo, urologo), ed un esame di verifica delle possibili cause del problema anche per escludere che sia sintomo di ulteriori malattie. Sulla base delle conclusioni diagnostiche, si deciderà di intervenire attraverso le terapie farmacologiche, psicologiche o chirurgiche più appropriate.
Nel caso di prescrizione di farmaci, si potrebbero verificare miglioramenti immediati così come potrebbe essere necessario del tempo per adeguare il dosaggio o sperimentare un tipo differente di farmaco. Se i farmaci risultassero inefficaci, in alcuni casi il medico potrebbe raccomandare trattamenti differenti come pompe o protesi peniene. Rispetto al passato questi dispositivi hanno guadagnato un elevato grado di affidabilità, e il loro funzionamento viene garantito a vita. Gli impianti protesici non presentano effetti negativi né sulla sensibilità genitale, né sull’orgasmo o sulla capacità eiaculatoria.
Infine vi è la terapia psicosessuale che cerca di eliminare i fattori psicologici che possono influire negativamente sull’erezione, come lo stress, l’ansia o la depressione. Il ruolo della partner durante questo trattamento è fondamentale.