Fumo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera il tabagismo come una patologia da dipendenza farmacologica paragonabile all’abuso di alcol o di droga. Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), il bisogno di nicotina è una vera e propria dipendenza psicologica che causa crisi di astinenza, nausea, disturbi dell’umore e dolori articolari.

Attraverso la combustione, il tabacco rilascia sostanze tossiche come monossido di carbonio, catrame, ammoniaca, elementi radioattivi ed altre sostanze nocive tali da ridurre l’aspettativa di vita di un fumatore che consuma un pacchetto al dì, di un giorno per ogni settimana di vizio. In Italia il 19% della popolazione con più di 14 anni fuma, e il 24% sono ex fumatori. A lungo andare, il fumo risulta tra i principali responsabili della formazione di tumori e malattie cardiovascolari come ipertensione, ictus, ischemie ed infarto. Riduce inoltre le difese immunitarie ed i sistemi di pulizia dell’apparato respiratorio, lasciando così proliferare virus e batteri. E’ considerato fattore di rischio per ben 17 tumori, aumentando fino a cinque volte la probabilità di contrarre una neoplasia alla vescica. I gas e le particelle più piccole, forti della loro affinità con l’emoglobina che ha funzione di trasportare l’ossigeno, entrano con facilità in circolazione nell’organismo raggiungendo tutti i tessuti. Sono oltre 3.800 le sostanze tossiche presenti in una sigaretta che, passando nel sangue, vengono filtrate dai reni per essere eliminate attraverso l’urina, restando così molto tempo a contatto con la vescica.

Sono inoltre dimostrate le conseguenze del fumo sulla fertilità maschile e il corretto funzionamento erettile, incidendo in modo importante sull’attività sessuale.

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