Anno III – Numero 28 – Agosto 2023  
Comitato scientifico editoriale: Vincenzo Mirone, Giuseppe Procopio, Corrado Franzese
Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini – intermedia@intermedianews.it

Benessere Urologico è una newsletter a cadenza mensile sui temi della salute urologica, maschile e femminile. Uno strumento utile per essere sempre informati sugli ultimi aggiornamenti, in ambito clinico e scientifico.

NEWS

LA TERAPIA MININVASIVA NELL’IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA
Sono procedure che possono essere eseguite fuori dalla sala operatoria

L’ipertrofia prostatica benigna è una patologia che incide pesantemente sulla qualità di vita di coloro che ne sono soggetti. Consiste in una progressiva difficoltà di minzione: bisogno di urinare spesso, necessità di alzarsi una o più volte durante la notte con urgenza irrefrenabile di urinare. Ci siamo rivolti alla dott.ssa Silvia Secco (Urologo dell’ospedale Niguarda di Milano) per un approfondimento.
“L’ipertrofia prostatica benigna è una patologia più comune di quanto si creda, non solo tra le persone anziane ma già a 30, 40 anni si possono avvertire i primi sintomi. Alcune volte è sufficiente attendere che il problema si risolva da solo, altre si rivela necessaria l’assunzione di farmaci o direttamente un intervento chirurgico. Fortunatamente viviamo in un’era nella quale i trattamenti meno invasivi per i disturbi urinari sono a nostra disposizione. Si tratta di procedure che possono essere eseguite fuori dalla sala operatoria evitando così il ricovero, l’eventuale posizionamento del catetere, e soprattutto consentono la dimissione nel giorno stesso, evitando anche l’anestesia generale”. “I risultato non saranno forse paragonabili a quelli ottenuti attraverso la chirurgia standard, ma viene mantenuta la funzionalità eiaculatoria. Non tutti possono essere candidabili a questo tipo di trattamento, è necessario che vengano rispecchiate eventuali caratteristiche come le dimensioni di prostata o la funzionalità vescicale. L’idoneità del paziente viene approvata attraverso una serie di accertamenti che lo specialista richiede, senza dimenticare l’esclusione di un eventuale tumore prostatico.”

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LA CHIRURGIA ROBOTICA IN UROLOGIA FOCUS SULLA LOMBARDIA
Il Commento del prof. Ottavio De Cobelli (Università di Milano)

Sono quasi 170 le piattaforme robotiche presenti in Italia, 31 delle quali solo in Lombardia. Abbiamo chiesto al Prof. Ottavio De Cobelli (Professore Ordinario di Urologia all’Università di Milano, Dirigente del Programma di Urologia dello IEO) di spiegarci l’importanza di questa nuova forma di chirurgia.
“La chirurgia robotica è uno strumento che permette di eseguire un intervento in modo più avanzato – spiega De Cobelli. – E’ una tecnologia in grado di aiutare la mano del chirurgo nell’esecuzione di un intervento chirurgico rendendolo meno aggressivo, più sicuro e con dei buoni risultati sulle problematiche e le complicanze. Anche se l’80% degli interventi all’attivo sono in ambito urologico, è senza dubbio una chirurgia robotica trasversale. Non viene utilizzata solo per interventi urologici ma anche ginecologici, di chirurgia toracica, chirurgia generale e chirurgia cervico-facciale”. “Da un punto di vista oncologico ha un migliore risultato sulla ripresa della funzione urinaria e della funzione sessuale, dati sempre più confermati in tutta la letteratura mondiale. Riserva numerosi vantaggi soprattutto negli interventi della prostata o del rene, per la minore invasività, un approccio più preciso e una visione migliore. In più, lo sviluppo del piano tra tumore e tessuto sano risulta indubbiamente più efficace con una ripresa del paziente rapidissima, si parla di due, massimo tre giorni. L’ultima frontiera è stata la chirurgia oncologica vescicale: l’asportazione della vescica e la ricostruzione delle vie urinarie che vengono oggi eseguite con tecnica meno invasiva attraverso l’utilizzo del robot, raggiungendo risultati eccellenti.”

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DALLA SOCIETA’ ITALIANA DI NEFROLOGIA VADEMECUM PER LA SALUTE DEI RENI
La SIN evidenzia le buone abitudini per mantenere i nostri “filtri” in salute

Eccessivo consumo di alcol, alimentazione ricca di grassi e proteine, eccessiva sudorazione, ambienti surriscaldati, poca acqua, troppa acqua. Con l’aumento delle temperature sono molti i rischi che mettono a dura prova il corretto funzionamento dei reni, organi fondamentali per la salute del nostro organismo. È per questo che la Società Italiana di Nefrologia (SIN) sottolinea le buone abitudini per mantenere i reni in salute e i comportamenti virtuosi per i pazienti con malattia renale cronica (MRC).

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TUMORE PROSTATA: CON IA SI POTRÀ PREVEDERE IL RITORNO DELLA MALATTIA
Il nuovo algoritmo è stato sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche


L’Intelligenza Artificiale scende in campo anche contro il tumore alla prostata, il quarto tipo di tumore più comunemente diagnosticato a livello mondiale: un algoritmo sviluppato dall’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), infatti, è in grado di prevedere con elevata precisione, e meglio dei metodi attuali, se e quando il tumore si ripresenterà dopo l’operazione chirurgica di asportazione della prostata. Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, può quindi indirizzare meglio le decisioni cliniche sulla terapia da seguire e apre anche alla possibilità di personalizzare le cure, aumentando le probabilità di sopravvivenza.E’ quanto ha affermato il professore a margine del Congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO) … Continua a leggere

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