Anno III – Numero 25 – Maggio 2023  
Comitato scientifico editoriale: Vincenzo Mirone, Giuseppe Procopio, Corrado Franzese
Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini – intermedia@intermedianews.it

Benessere Urologico è una newsletter a cadenza mensile sui temi della salute urologica, maschile e femminile. Uno strumento utile per essere sempre informati sugli ultimi aggiornamenti, in ambito clinico e scientifico.

NEWS

INFEZIONI URINARIE, TRA LE POSSIBILI CAUSE ANCHE GLI ALIMENTI INFETTI
E’ quanto ha evidenziato da un recente studio statunitense

Una quota consistente delle infezioni delle vie urinarie potrebbe essere causata da contaminazioni alimentari. In particolare tra i possibili responsabili alcuni batteri presenti nella carne, come l’Escherichia coli.
È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista One Health e coordinato dall’Antibiotic Resistance Action Center della George Washington University (Washington DC). L’Escherichia coli acquisito attraverso l’alimentazione è generalmente associato a malattie gastrointestinali. Tuttavia, “già negli anni Sessanta è stato proposta l’idea che le infezioni del tratto urinario potessero essere causate da Escherichia coli di origine alimentare”, spiegano i ricercatori. Per confermare questa ipotesi, il team ha confrontato il genoma dei batteri identificati nella carne in vendita nei negozi di una cittadina dell’Arizona (Flagstaff) con i ceppi che, contemporaneamente, si erano resi responsabili di infezioni (soprattutto delle vie urinarie) che si stavano verificando nella comunità. È emerso che circa l’8% delle infezioni erano riconducibili alla fonte alimentare. “Le implicazioni sulla salute pubblica delle nostre scoperte sono importanti”, scrivono i ricercatori. “Dal momento che Escherichia coli causa dalle 6 alle 8 milioni di infezioni delle vie urinarie annualmente negli Stati Uniti, dalle 480 alle 640 mila infezioni potrebbero essere di origine alimentare”, concludono i ricercatori.

 

ALLARME DELL’OMS: NEL MONDO UNA PERSONA SU SEI SOFFRE DI INFERTILITÀ
L’Organizzazione ha di recente pubblicato un nuovo rapporto

Nell’intero Pianeta una persona su sei è affetta da infertilità nel corso della vita. E’ quanto sostiene il nuovo rapporto “Infertility prevalence estimates 1990-2021” pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
“Questo rapporto, il primo del suo genere in un decennio, rivela un’importante verità: l’infertilità non discrimina. Per milioni di persone in tutto il mondo, il percorso verso la genitorialità può essere di difficile, se non impossibile” e questo” indipendentemente da dove vivono e dalle risorse di cui dispongono”, afferma il direttore generale dell’OMS Tedros Ghebreyesus. “L’enorme percentuale di persone colpite – aggiunge il DG – mostra la necessità di ampliare l’accesso alle cure per la fertilità e garantire che questo problema non sia più messo da parte nella ricerca e nella politica sanitaria”.
Secondo le stime dello studio, circa il 17,5% della popolazione adulta soffre di infertilità, con una variazione limitata nella prevalenza tra le regioni, stimata al 17,8% nei paesi ad alto reddito e al 16,5% nei paesi a basso e medio reddito. Per l’OMS, l’infertilità è una malattia del sistema riproduttivo maschile o femminile e “può causare un disagio significativo, stigma e difficoltà finanziarie, influenzando il benessere mentale e psicosociale delle persone”. Nonostante l’entità del problema, le soluzioni per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dell’infertilità, comprese le tecnologie di riproduzione assistita come la fecondazione in vitro, rimangono sotto finanziate e inaccessibili per molte persone a causa dei costi elevati, dello stigma sociale e della disponibilità limitata. Attualmente, nella maggior parte dei paesi, i trattamenti per la fertilità sono in gran parte finanziati dalle persone colpite, spesso con costi finanziari devastanti. “Migliori politiche e finanziamenti pubblici possono migliorare significativamente l’accesso alle cure e proteggere le famiglie più povere dal cadere in ulteriore povertà” afferma l’OMS. Il rapporto evidenzia inoltre una mancanza di dati in molti Paesi ed esorta una maggiore disponibilità di dati nazionali sull’infertilità.

 

TUMORE DELLA VESCICA: NEL 2022 29.200 MILA NUOVI CASI, +8% IN 5 ANNI

Quando la diagnosi e’ precoce 8 pazienti su 10 sconfiggono la malattia


Aumenta in Italia il numero di nuove diagnosi di tumore della vescica. Solo nel 2022 sono state 29.200 e si è registrato un +8% di casi l’anno rispetto al 2017, quando furono 27.000. I più colpiti risultano gli uomini (oltre 23mila) ma crescono in cinque anni dell’11% anche i casi femminili. Sotto accusa sono soprattutto gli stili di vita scorretti, a partire dal fumo di sigaretta che è responsabile del 43% delle patologie neoplastiche uroteliali maschili e del 25% di quelle femminili. Senza dimenticare che non esistono programmi di screening per la prevenzione secondaria. Quando si riesce ad ottenere una diagnosi precoce, la sopravvivenza a cinque anni è dell’80% anche grazie agli ultimi progressi delle terapie.

E’ quanto evidenziato dalla FICOG (Federation of Italian Cooperative Oncology Groups) nelle scorse settimane durante il convegno nazionale: “Utilizzo dei dati in ricerca clinica. Come destreggiarsi nei vincoli della normativa privacy”. “Il principale campanello d’allarme è la presenza di sangue nell’urine – ha affermato il prof. Giuseppe Procopio, Direttore Programma Prostata ed Oncologia Medica Genitourinaria Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano -. E’ un sintomo evidente che deve essere segnalato il prima possibile al proprio medico ed allo specialista urologo nell’intento di eseguire esami più specifici con intento diagnostico. Nel 75% dei pazienti la malattia si presenta allo stadio iniziale ed è confinata alle parti superficiali della parete vescicale. Possiamo così intervenire chirurgicamente con buone opportunità di guarigione. Di più difficile gestione sono invece i casi metastatici che ammontano in Italia a circa a 7.300 l’anno. Per questi malati le opzioni terapeutiche al momento sono ancora piuttosto limitate”. Il cancro della vescica risulta essere la dodicesima neoplasia più diffusa a livello mondiale. Solo in Italia vivono 313mila persone con questa neoplasia: 255.000 uomini e 58.600 donne. “Nel corso degli ultimi anni siamo riusciti a ridurre i tassi di mortalità grazie soprattutto all’arrivo nella pratica clinica di nuove cure – ho sottolineato il prof. Carmine Pinto, Presidente FICOG -. Nonostante l’innovazione terapeutica i decessi ammontano ancora a più di 6.000 l’anno in Italia e preoccupa anche l’aumento dell’incidenza. Bisogna quindi intervenire anche sulla prevenzione primaria, l’unica possibile per questa forma di cancro. I fumatori corrono un rischio almeno tre volte più elevato di sviluppare il carcinoma rispetto ai non tabagisti. Questo spiega in parte l’aumento dell’incidenza tra le donne, maggiore rispetto a quella registrati tra gli uomini”.

 

NASCE IL NUOVO PORTALE ON LINE BENESSEREUROLOGICO.IT

E’ un nuovo strumento di informazione sulle principali malattie genito-urinarie


In Italia il 40% delle donne e oltre l’80% degli uomini non si sono mai sottoposti ad una visita di prevenzione urologica. Eppure le malattie al tratto genito-urinario sono molto diffuse e risultano in crescita. Le più frequenti sono prostatite, iperplasia prostatica benigna, diverse forme di tumore, calcolosi, infertilità, incontinenza urinaria e cistiti. Sono tutte patologie che possono essere prevenute e sono curate, con maggior successo, quando vengono individuate precocemente. Inoltre i disturbi urologici non interessano soltanto gli anziani. L’urologo è infatti è il medico specialista che dovrebbe seguire l’uomo e la donna in tutte le fasi della vita della vita. Nonostante tutto ciò nel nostro Paese stenta a decollare una vera consapevolezza verso questi problemi di salute che sono ancora sottovalutati.

Per fornire a pazienti, caregiver, giornalisti e semplici utenti della Rete uno strumento di informazione, aggiornamento e approfondimento è nato il portale on line benessereurologico.it. L’obiettivo che si pone è favorire una nuova cultura della conoscenza e prevenzione delle principali malattie urologiche. Fornisce informazioni utili certificate anche attraverso i contributi diretti dei più importanti specialisti medici nazionali. Sulle pagine web è possibile trovare: notizie, interviste, consigli di prevenzione (a partire dagli stili di vita corretti), le ultime novità riguardanti le nuove terapie e tante altre informazioni. Infine attraverso la pagina “L’esperto risponde” gli utenti possono rivolgere direttamente agli esperti le loro domande.

Editore:
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