Anno II – Numero 9 – Gennaio 2022  
Comitato scientifico editoriale: Vincenzo Mirone, Giuseppe Procopio, Corrado Franzese
Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini – intermedia@intermedianews.it

Benessere Urologico è una newsletter a cadenza mensile sui temi della salute urologica, maschile e femminile. Uno strumento utile per essere sempre informati sugli ultimi aggiornamenti, in ambito clinico e scientifico.

NEWS

CISTITE NON COMPLICATA. EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO
Prof.ssa Manuela Tutolo, Responsabile Urologia Funzionale, Ospedale S. Raffaele | Milano

Le cistiti sono infezioni delle vie urinarie a partenza prevalentemente dalla vescica, caratterizzate da presenza e proliferazione di microrganismi nella vescica. Sono accompagnate da tutta una serie di sintomi, come disuria, stranguria, talvolta ematuria, che caratterizzano l’episodio di cistite. Sono problematiche prevalenti nel sesso femminile, legate sicuramente a caratteristiche anatomiche della donna, come la lunghezza dell’uretra e la presenza della vagina che, come ben sappiamo, è un serbatoio di batteri. Una donna su tre entro i 24 anni dichiara di avere avuto almeno un episodio di cistite. C’è poi da non trascurare l’importante tema intestinale, perché la presenza di batteri tipici delle cistiti sappiamo essere di provenienza intestinale. Tutte le disbiosi intestinali portano infatti un maggiore rischio di cistiti e vi sono poi senz’altro i fattori di rischio della paziente, legati alla familiarità o all’attività sessuale, alla menopausa o alla gravidanza, che sicuramente possono essere associati a maggiore rischio di cistiti e che vanno tenuti in considerazione. Sul tipo e ricorrenza della patologia, pesa fortemente l’automedicazione da parte di molte pazienti e soprattutto talvolta un’alterata automedicazione, con l’utilizzo improprio di terapie antibiotiche anche quando, per esempio, parliamo di batteriuria asintomatica, che non andrebbe trattata. Questo ci ha portato a voler sviluppare, accanto alle linee guida internazionali che noi quotidianamente seguiamo nella pratica clinica e nella gestione di queste pazienti, una sorta di linea guida basata sul parere degli esperti, che possa aiutarci a chiarire alcuni topic che nelle linee-guida che possediamo non sono ancora chiari o del tutto sviscerati in ambito clinico. C’è un emergente bisogno di un approccio che ci aiuti a limitare la resistenza batterica per i comuni antibiotici, che normalmente vengono usati per le infezioni delle vie urinarie. A questo proposito abbiamo istituito la Consensus “Cistite non complicata. Dalle linee guida alla pratica quotidiana” che intende sostanzialmente raccogliere le idee di esperti urologi in materia, in tutto l’ambito nazionale, attraverso delle survey che verranno preparate e inviate a tali esperti e che ci consentiranno proprio di approfondire alcuni aspetti non del tutto chiari e standardizzati, soprattutto nel trattamento delle cistiti, nella diagnosi e in generale nella terapia anche non antibiotica della malattia.
 


CISTITE NON COMPLICATA: DALLE LINEE GUIDA ALLA PRATICA QUOTIDIANA


Il Progetto Consensus Delfi “Cistite non complicata: dalle linee guida alla pratica quotidiana” nasce dunque con l’obiettivo di far confrontare urologi esperti, al fine di individuare le diverse tipologie di paziente a rischio di cistite ricorrente. Tra gli adulti di età compresa tra i 20 e i 50 anni le infezioni delle vie urinarie, sono ricorrenti e presenti circa 50 volte di più nelle donne. In particolare, nelle donne di questa fascia di età la maggior parte di tali infezioni sono cistiti o pielonefriti, mentre negli uomini sono uretriti o prostatiti. L’incidenza delle infezioni delle vie urinarie aumenta nei pazienti con età maggiore di 50 anni, ma contemporaneamente diminuisce il rapporto donne/uomini a causa dell’aumento di frequenza dell’ipertrofia prostatica. Tra le cause maggiormente riconosciute come fattore scatenante delle cistiti, vi è l’utilizzo improprio o l’abuso di terapie antibiotiche. L’obiettivo e la metodologia del progetto nelle parole di Enrico Finazzi Agrò, Professore associato di Urologia e Direttore Urologia Policlinico Tor Vergata | Roma Clicca qui per la sua pillola video

 


UROLOGIA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
L’intervento del Prof. Antonio Pietrosanto, Ordinario di Misure Elettroniche | Università di Salerno


L’intelligenza artificiale in campo medico oggi vuol dire estrarre un’enorme mole di dati – che provengono da realtà mediche e ospedaliere, da laboratori e studi professionali – ed elaborare questa grande quantità di informazioni per giungere a una conoscenza che l’essere umano da solo non riuscirebbe a raggiungere. Questo non perché manchiamo di capacità intellettive, ma perché il volume di dati disponibili è talmente elevato che impiegheremmo un tempo smisurato per poter estrarre questa conoscenza. Invece, grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale – che non sono altro che dei software che elaborano dati – e grazie a delle macchine che eseguono questi algoritmi molto potenti, che lavorano in tempi brevissimi enormi quantità di dati, si riesce ad ottenere delle informazioni per esempio partendo da quelli acquisiti su pazienti presenti in realtà medico-ospedaliere. Quali informazioni si acquisiscono? Quelle che per il medico – e in particolare per un medico urologo – vanno a costituire un supporto diagnostico e terapeutico. Un supporto, quindi non lo sostituiscono nella decisione che spetta sempre all’esperto, a colui che ha esperienza clinica. Però, a fianco a quest’ultima e alla sua preparazione, lo specialista può oggi avere uno strumento che lo assista, per esempio, nella classificazione delle diagnosi possibili sulla base di referti medici. Parliamo, tra le varie fattispecie, di immagini da risonanza magnetica che, elaborate da un software di intelligenza artificiale, possono suggerire una classificazione allo specialista. Quest’ultimo può utilizzare tali informazioni anche, per esempio, per prevedere gli esiti di un risultato operatorio e quindi attendersi, grazie a dati provenienti dai tanti pazienti esaminati, quale possa essere la durata di un esito di rimozione di un cancro alla prostata, riuscendo a capire che aspettativa di vita può avere il paziente. Tutto questo con una precisione maggiore di quanto normalmente non si faccia con dei dati statistici tradizionali.

 


DECIMA EDIZIONE DEL TUM | TECHNO UROLOGY MEETING AL LINGOTTO DI TORINO, 27/28 GENNAIO



Dieci anni di TUM, il Techno Urology Meeting in programma a Torino il 27 e 28 gennaio 2022. Negli ultimi dieci anni sono migliorate e si sono affinate le tecnologie per la chirurgia urologica, laparoscopica e robotica. Partendo dalla visione di interventi chirurgici guidati 3D, visione 4K e sistema di trasmissione altamente tecnologico, il Congresso offrirà ai partecipanti, come da tradizione, l’esperienza più immersiva possibile. Grazie allo studio di modelli virtuali 3D degli organi derivati dall’imaging standard, l’attività dei tecno-urologi ha spaziato dalla realtà aumentata alla chirurgia in realtà mista, con l’obiettivo di migliorare la pianificazione e la guida intraoperatoria, seguendo le informazioni fornite dai modelli virtuali sulla reale anatomia e massimizzando la consapevolezza del chirurgo nell’esecuzione degli interventi. Queste tecnologie sono state eseguite prima in un ambiente semi-automatico e poi con piattaforme di realtà aumentata guidate dalla tecnologia dell’intelligenza artificiale. Con l’ausilio di quest’ultima nel perfezionare i dettagli di precisione delle procedure di realtà aumentata, è infatti oggi possibile eseguire molti passaggi di tale chirurgia guidata di “supervisione” automaticamente, senza bisogno di alcun aiuto manuale. Infine, in conseguenza della pandemia, il TUM ha sviluppato una piattaforma dedicata, per consentire ai partecipanti di tutto il mondo di partecipare all’evento tecnologico, implementando gli interventi chirurgici trasmessi ed esplorando anche il campo dell’applicazione del tele-mentoring della guida virtuale 3D con controllo remoto. L’obiettivo è, passando dalla realtà aumentata e dai modelli virtuali 3D perfezionati, nonché dall’implementazione dell’intelligenza artificiale, fare altri passi avanti verso la microchirurgia e i sistemi di avviso di guida automatica delle immagini.

 


Editore:
Via Malta 12/b, Brescia
Via I. Rosellini 12, Milano – Via Monte delle Gioie 1, Roma
Grazie al contributo incondizionato di

Per iscriversi alla newsletter e contattare la redazione clicca qui 
Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca su Cancellati
Privacy