Anno II – Numero 19 – Novembre 2022  
Comitato scientifico editoriale: Vincenzo Mirone, Giuseppe Procopio, Corrado Franzese
Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini – intermedia@intermedianews.it

Benessere Urologico è una newsletter a cadenza mensile sui temi della salute urologica, maschile e femminile. Uno strumento utile per essere sempre informati sugli ultimi aggiornamenti, in ambito clinico e scientifico.

NEWS

NUOVE LINEE GUIDA EUROPEE PER IL TRATTAMENTO DELL’IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA
Prof. Cosimo De Nunzio, Docente di Urologia e Dirigente Medico dell’AOU Urologia del Sant’Andrea di Roma

Maggiore attenzione alla sfera sessuale, sia per quanto riguarda l’ambito chirurgico che per quello medico. Questo il messaggio emerso dall’Associazione Europea di Urologia (EAU), in occasione del suo 37esimo congresso, rispetto ai LUTS, l’insieme dei sintomi delle basse vie urinarie che può colpire gli uomini, ma anche le donne, in qualsiasi momento della vita. La prevalenza è nei maschi adulti e aumenta progressivamente con l’età, raggiungendo dopo i 65 anni il 50% della popolazione e dopo gli 80 anni il 70%. La parte del leone la fa l’ipertrofia prostatica benigna. Le nuove Linee guida europee vanno nella direzione di un approccio sartoriale alla salute del paziente e alla qualità della vita della persona.

Guarda l’intervento del Prof. Cosimo De Nunzio

 

INCONTINENZA URINARIA PER 5 MILIONI DI ITALIANI. DAL CONGRESSO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI UROLOGIA LE NUOVE STRATEGIE
Video bilancio del Prof. Vincenzo Ficarra, Coordinatore scientifico del congresso SIU


Tra 2 e 5 milioni di italiani combattono ogni giorno con l’incontinenza urinaria. Un problema che vivono con imbarazzo, sconforto, umiliazione e ansia, tanto che solo il 25% ne parla al medico e decide di iniziare una terapia. Appena uno su 4, mentre gli altri 3 si nascondono. Ma che sia ‘da sforzo’, come accade in particolare alle donne complici la gravidanza, il parto e la menopausa, o ‘da urgenza’ come succede spesso agli uomini per l’ingrossamento della prostata, “un dato è certo: l’incontinenza è sempre curabile”, assicurano gli esperti della Società Italiana di Urologia, riuniti in occasione del 95esimo Congresso nazionale della Società scientifica. Tante le strategie percorribili, dagli stili di vita alla ginnastica riabilitativa, dai farmaci alla chirurgia. “Le soluzioni esistono e sono efficaci”, garantiscono gli specialisti. L’incontinenza urinaria – spiegano – colpisce soprattutto le donne (una su 5 intorno ai 50 anni), ma la differenza con gli uomini si annulla superati i 75 anni, quando il disturbo affligge in misura uguale i due sessi. Un problema le cui dimensioni potrebbero essere ancora più vaste di quanto noto, considerando appunto l’altissimo numero di persone che per pudore tacciono anche davanti al dottore. “La paura di non riuscire a controllare la vescica è invalidante – sottolinea Antonio Rizzotto, presidente SIU e direttore del Dipartimento di Urologia dell’Asl di Viterbo, Ospedale Belcolle -. Chi soffre di incontinenza urinaria vive in un perenne stato di tensione e di vergogna: evita l’intimità sessuale, limita gli spostamenti, non può fare programmi a lunga scadenza. La sua qualità della vita è bassissima. Ecco perché diventa fondamentale rivolgersi al più presto al medico di base e in seguito all’urologo, affinché individui rapidamente la strategia terapeutica più adatta a evitare o ridurre questa malattia”. Gli approcci possibili per evitare o ridurre l’incontinenza devono sempre tenere conto del singolo paziente per interventi personalizzati e su misura. “Possono basarsi su piccoli cambiamenti delle abitudini nella vita quotidiana (perdere qualche chilo di troppo, bere in modo regolare e normalizzare le pause tra una minzione e l’altra) – dichiara Rizzotto – oppure su tecniche di riabilitazione che puntano a rafforzare i muscoli del pavimento pelvico (esercizi di Kegel). Ma se l’urologo lo ritiene opportuno, si può ricorrere ai farmaci e anche alla chirurgia, più o meno invasiva a seconda del grado di incontinenza”. “I pazienti pensano di essere ‘condannati’ a portare per sempre il pannolone perché il loro problema non si risolverà mai, invece non è affatto così – insiste il presidente SIU -. Esistono in effetti casi estremi in cui il pannolone va indossato a vita, ma sono per l’appunto casi estremi. Nella stragrande maggioranza dei casi l’incontinenza è curabile, anzitutto attraverso i farmaci”. La tipologia più facilmente trattabile e risolvibile con le medicine è quella da urgenza, che in genere ha origine della vescica e si manifesta con uno stimolo talmente impellente e imperioso che non si fa in tempo ad arrivare in bagno. È prevalente negli uomini, ma può comparire anche nelle donne. “La farmacologia oggi mette a disposizione prodotti sempre più efficaci e compatibili con altre terapie che si seguono ogni giorno. Si tratta di terapie che regolarizzano la contrazione della vescica, diminuendola. Infatti quando la vescica è iperattiva, cioè si contrae in modo ‘anarchico’ e non invece quando dovrebbe, provoca il problema. I farmaci di elezione appartengono in questo caso della classe dei parasimpaticolitici o dei beta agonisti” afferma Rizzotto. Ma anche l’incontinenza da sforzo, dovuta al fatto che lo sfintere non si chiude come dovrebbe per cui basta un colpo di tosse, uno starnuto o prendere in braccio un bambino per perdere gocce di urina, è curabile. Interessa tipicamente le donne, ma può insorgere anche negli uomini che hanno subito un intervento di rimozione totale della prostata per un tumore. Per questa forma di incontinenza, “la via terapeutica più efficace è sicuramente la fisioterapia indirizzata sul rafforzamento dei muscoli del pavimento pelvico”, rimarca l’esperto. “Non dimentichiamo, infine – conclude – che anche l’incontinenza totale si può risolvere grazie all’impianto di uno sfintere artificiale, una protesi collaudata ormai da decenni che consente di liberarsi una volta per tutte del problema”.

Guarda l’intervento di chiusura del Coordinatore del Comitato scientifico del congresso Vincenzo Ficarra, Responsabile Ufficio scientifico SIU e professore di Urologia all’Università di Messina

 

SAVE THE DATE! IL 9 NOVEMBRE ALLE 18 TALK SHOW GRATUITO SU PROBLEMI UROLOGICI E RAPPORTO CON I PAZIENTI. RELATORI I PROF. ANDREA SALONIA E CORRADO FRANZESE


Oltre 10 milioni di persone soffrono nel nostro Paese di un problema urologico. Tre dei primi sei tumori maschili più diffusi nel nostro Paese riguardano l’apparato urinario. Sul fronte femminile, è la cistite interstiziale a essere tra le patologie più diffuse. Tematiche che, soprattutto dopo i primi due anni di pandemia, sono diventate più centrali nella vita delle persone e hanno aperto alla collaborazione tra gli specialisti e le associazioni dei pazienti. Un’alleanza cruciale per puntare al benessere urologico, intimo e sessuale delle persone, ma anche per acquisire maggiore consapevolezza sull’importanza della figura dell’urologo. Ne parliamo il 9 novembre alle ore 18.00 con Andrea Salonia, Ordinario di Urologia “Università Vita Salute” San Raffaele | Milano e Responsabile Ufficio Educazionale Società Italiana di Urologia e Corrado Franzese, Presidente Nazionale della Società Italiana Urologia Territoriale (SIUT).

Iscriviti qui al webinar! L’evento è gratuito.


ULTIME LINEE GUIDA EUROPEE SU IPB E CISTITE NEL TALK SHOW DEL 29 NOVEMBRE ORE 18 CON I PROFF. MAURO GACCI ED ELISABETTA COSTANTINI. SAVE THE DATE!



Dall’ultimo congresso della Società Europea di Urologia sono emerse importanti novità sul trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna per gli uomini e della cistite per le donne. Ne parliamo il prossimo 29 novembre, alle ore 18.00 con chi si è occupato proprio dell’aggiornamento delle Linee guida su queste diffuse patologie. In diretta con noi ci saranno Mauro Gacci, Docente di Chirurgia urologica mini-invasiva, robotica e dei trapianti renali, AOU “Careggi” | Firenze ed Elisabetta Costantini, Docente Urologia Università di Perugia e Direttore Urologia Ospedale di Terni.

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