Anno II – Numero 16 – Agosto 2022  
Comitato scientifico editoriale: Vincenzo Mirone, Giuseppe Procopio, Corrado Franzese
Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini – intermedia@intermedianews.it

Benessere Urologico è una newsletter a cadenza mensile sui temi della salute urologica, maschile e femminile. Uno strumento utile per essere sempre informati sugli ultimi aggiornamenti, in ambito clinico e scientifico.


NEWS


HIGHLIGHTS DAL CONGRESSO EUROPEO DI UROLOGIA. POSSIAMO SUPERARE IL LIMITE DEL PSA?
La risposta del Prof. Vincenzo Mirone | Presidente di Fondazione Pro, Professore Ordinario di Urologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia, Università Federico II di Napoli

Come Presidente di Fondazione PRO, una delle due associazioni più importanti in Italia nella prevenzione del carcinoma della prostata, posso dire che l’ultimo congresso della Società Europea di Urologia (EAU), che si è chiuso ad Amsterdam a inizio mese, ci ha portato delle notizie di grande rilievo. La prima domanda a cui è stata data risposta – forse il tema più significativo – è se possiamo superare il limite del PSA. Si tratta di un marker importante che ci dà notizia della malattia. Ma c’è qualcosa in più che possiamo fare? La risposta è assolutamente sì, perché sta prendendo sempre più corpo, prima di arrivare alle biopsie, il dare molto spazio alla risonanza multiparametrica. In quei casi in cui abbiamo PSA elevati o in cui ci sia una familiarità – che, come sapete, aumenta del 30% il rischio – questo è un esame che certamente può inserirsi nella tabella diagnostica di valutazione di sospetto carcinoma della prostata. Ad Amsterdam c’è stata inoltre una querelle piuttosto forte nel confronto tra la multiparametrica della prostata e la PET PSMA. Riteniamo che la PET PSMA offra anch’essa un enorme vantaggio, ma che debba andare nella stadiazione successiva o nella ripresa di malattia. Quindi oggi abbiamo le idee un po’ più chiare: non occorre solo il PSA, naturalmente, ma l’esplorazione digito-rettale, un’eventuale ecografia e, se abbiamo rischi particolari, la multiparametrica della prostata, prima di arrivare ovviamente a delle biopsie più precise. Sono convinto che in futuro disporremo di una ancora maggiore definizione delle diagnosi nei sospetti carcinomi della prostata.

 

LUTS MASCHILE E VITA SESSUALE: COSA VOGLIONO I PAZIENTI DAI TRATTAMENTI?
L’intervento del Prof. Mauro Gacci

“LUTS maschile e vita sessuale: cosa vogliono i pazienti dai trattamenti?” è il tema di un simposio organizzato nel corso dell’ultimo Congresso Europeo di Urologia (EAU), che si è svolto ad Amsterdam dal primo al quattro luglio. Tra i relatori il Prof. Mauro Gacci | Chirurgia urologica mini-invasiva, robotica e dei trapianti renali, AOUC Careggi e membro del “Comitato Linee Guida Europee per la cura e lo studio della patologia prostatica”.
Guarda qui l’approfondimento del Prof. Gacci

 

NEL MEZZO DELL’ESTATE. CONTRO LA CISTITE IN SEI PASSI
dal Prof. Finazzi Agrò | Professore associato di Urologia dell’università di Tor Vergata di Roma e Responsabile dell’Unità di Urologia della clinica Tor Vergata di Roma

Siamo nel pieno dell’estate. Un momento particolarmente caldo, in tutti i sensi, per le donne che soffrono di cistiti ricorrenti. La bella stagione è un momento di crisi, soprattutto per il sesso femminile, per la temperatura che fa sì che le urine si concentrino un po’ di più e vengano eliminate meno frequentemente, un po’ perché si va al mare, si va in contesti nuovi, si usano i costumi da bagno, che spesso restano a lungo umidi, si è a contatto diretto con la sabbia. Quali possono essere dei consigli semplici da attuare? Abbiamo ben chiaro il primo, quello che tutti dicono essere importante, ovvero bere. Bere sì, ma occorre farlo bene: poco e spesso, non tanto tutto insieme, magari la mattina o la sera, altrimenti produrremo tanta urina la mattina, tanta la sera, ma non durante l’intera giornata. Un altro fattore molto importante per le donne è anche imparare a fidarsi delle toilette pubbliche, non aspettare sempre di tornare a casa per fare pipì, perché è molto più importante farla spesso quando si ha lo stimolo, che trattenerla a lungo: la sovra-distensione della vescica è essa stessa un fattore di rischio per la comparsa di cistiti. Quindi chiaramente anche urinare spesso, se si beve molto, è importante. Questo è il tema fondamentale. Poi ci sono altri aspetti come l’importanza di regolarizzare l’intestino. In estate c’è molta frutta succosa, piena di acqua, ma anche di fibre. Il loro consumo in chiave salute intestinale è un altro punto molto importante per cercare di diminuire la frequenza e la gravità delle cistiti. In alcuni casi vi è inoltre la possibilità di usare degli integratori. Per difenderci dalle infezioni e prevenirle, quelli contenenti D-Mannosio sono particolarmente suggeriti anche dalle linee guida. Infine un altro momento critico e di rischio particolare per chi soffre di cistite è il rapporto sessuale. Le donne lo sanno. Per la gestione di questa problematica e l’attivazione di una buona difesa, basterebbe qualche attenzione, come urinare dopo il rapporto. Per i casi più gravi possiamo pensare anche alla somministrazione di una terapia antibiotica selettiva, subito dopo il rapporto. Parliamo però di ultima ratio, ovvero di casi che non si è riusciti a risolvere in altro modo.

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