La gestione del paziente con cistite ricorrente

19, luglio 2023 – Si parla di cistite cronica quando vengono riscontrati almeno 3 episodi l’anno, o 2 negli ultimi 6 mesi. Secondo i dati epidemiologici, circa il 20-30% delle donne ha sofferto di cistite almeno una volta nella vita. Nei casi in cui il disturbo diventi ricorrente è bene consultare un Urologo, come la Prof.ssa Elisabetta Costantini (Professore associato all’università di Perugia e Direttore della Struttura Complessa di Urologia di Terni) che ci ha esposto il suo punto di vista medico.

“Le infezioni urinarie ricorrenti sono un problema davvero importante sia per gli uomini che per le donne – spiega Costantini. – Il compito principale degli urologi è ottenere una diagnosi corretta identificando le situazioni che sono a rischio di infezione, e che quindi devono essere escluse in prima battuta. Alcuni pazienti non hanno reali patologie urologiche, quindi la fisiopatologia del problema rimane sconosciuta. In questi pazienti l’unico sistema approcciabile è l’analisi soggettiva a 360 gradi. E’ fondamentale agire in primis andando a correggere abitudini, dieta e alimentazione sulla base dei disturbi. L’analisi delle modificazioni presenti nelle zone interessate è il primo passo per studiare il microbioma intervenendo in maniera indiretta sul problema.” “Ci sono vari metodi per prevenire o alleviare le infezioni causate dalle cistiti, il primo dei quali è l’idratazione. E’ poi indubbiamente utile l’utilizzo di probiotici come il D-mannosio e l’acido ialuronico – quindi fattori sia favorenti che protettivi – che aiutano l’eliminazione di batteri dal nostro apparato urinario”.

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